Trasformazione digitale e PMI: a che punto è l’Italia?

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La trasformazione digitale è oggetto dell’ultimo report ISTAT, che, confrontando lo stato di avanzamento dell’Italia con le altre PMI europee, evidenzia molti trend positivi.

A fare il punto in tema di trasformazione digitale in Italia è l’ISTAT, che con un report pubblicato all’inizio del 2023 fotografa il rapporto tra PMI e mondo ICT. Infatti, l’Italia si classifica alla settima posizione della graduatoria europea per quanto riguarda l’integrazione delle tecnologie digitali. Stando alla media europea che si attesta intorno al 69,1% per adozione di soluzione Tech, l’Italia presenta un valore leggermente superiore (69,9%).

A cosa si deve questo miglioramento?

Principalmente, la ragione di questo punteggio è da ritrovarsi nei servizi Cloud e attribuibile anche, alla fatturazione elettronica. D’altro canto, la ridotta performance degli e-commerce italiani ha limitato gli effetti di questa crescita.

Per quanto riguarda le piccole imprese – con 10 addetti – tra le evidenze più significative del report emergono i seguenti trend:

  • L’8,7% utilizza robot.
  • Il 74,9% valuta l’impatto ambientale quando si tratta di scegliere gli strumenti informatici.
  • Il 59,9% combina anche l’adozione di misure che incidono sul consumo di carta o di energia dell’ICT.
  • Il 13,4% impiega specialisti ICT.

Queste imprese sono anche più preparate per quanto concerne strumenti, pratiche e procedure di sicurezza informatica, grazie anche al ricorso allo smart working. Di contro, la cybersecurity preoccupa solo il 14,4% delle PMI.

Il ruolo della formazione digitale 

Il report ISTAT offre sicuramente notevoli spunti di riflessione; nonostante il trend di crescita registrato, sussiste ancora un ampio margine di miglioramento. In altre parole, esistono ancora molte realtà, forse troppe, in cui la trasformazione digitale sembra essere un evento eccessivamente lontano tanto da non interessare l’immediato futuro.

La pandemia ha insegnato che, per rimanere competitive, le imprese devono agire tempestivamente, aggiornando i modelli di business e quelli formativi. Infatti, la formazione digitale è da considerarsi un fattore chiave per la crescita aziendale. Azioni quali la fidelizzazione del cliente, motivare le risorse, operare il re-skilling del personale e preparare i team alle nuove sfide del mercato avvengono oggi con l’aiuto di strumenti digitali o vengono compiute attraverso piattaforme altrettanto digitali.

La formazione in generale, e il digital learning in particolare, rappresentano un’efficace modalità di investimento sulle persone. Non a caso, il digital learning, se progettato e implementato adeguatamente, può diventare una delle icone della nuova generazione di welfare aziendale.

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