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Voucher connettività, la guida per le PMI

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Il Voucher connettività, grazie alla proroga approvata dalla Commissione Europea, potrà essere attivato fino al 31 dicembre 2023. Un’opportunità per diffondere la banda ultra-larga nel Paese.

Una proroga resa necessaria dalla situazione, ormai cronica, in cui il nostro Paese versa. Infatti, uno dei principali limiti italiani è senza dubbio la velocità di connessione. Stando ad un rapporto ISTAT del 2020, la percentuale di italiani, tra i 16 e i 74 anni, che utilizza regolarmente Internet si attesta al 74%. Questa cifra, ben al di sotto della media europea, colloca l’Italia in fondo alla classifica.

Dall’altro lato, negli ultimi anni le aziende hanno esponenzialmente aumentato l’uso di servizi digitali, passando dal 23% al 59%, mentre quasi triplicata è la percentuale di utilizzo di servizi cloud evoluti, dall’11% al 32% (fonte ISTAT). Risultato raggiuto anche grazie agli incentivi fiscali erogati dal piano Industria 4.0.

Il piano voucher connettività

Il “Piano voucher per le imprese” fortemente voluto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ammonta a 609 milioni di euro ed è destinato alle micro, medie e piccole imprese. L’obiettivo è rendere la diffusione – e l’adozione – della banda ultra-larga il più veloce ed efficace possibile.

Le imprese potranno fare richiesta di un solo voucher connettività che va da un importo minimo di €300 a un massimo di €2.500, secondo le classi di ammissibilità previste dal manuale operativo sulla base dei tre importi indicati nel dettaglio del decreto.

Soggetti beneficiari

Come visto in precedenza, il voucher è destinato solo alle micro, piccole e medie imprese iscritte al registro delle imprese. Quindi, tre sono i parametri utilizzati per la scelta dei soggetti beneficiari:

  • il numero di dipendenti,
  • il fatturato annuo,
  • il totale attivo di bilancio.

Le agevolazioni

Alle suddette imprese è erogato un contributo variabile sulla base di diverse caratteristiche della connettività e dei relativi costi.

Il contributo a fondo perduto varia a seconda della tipologia di connettività realizzata, in particolare sono previste 3 fasce:

  • Fascia A: contributo pari a €300, per un contratto della durata minima di 18 mesi a un massimo di 36, che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download (V) compresa nell’intervallo 30 Mbit/s ≤ V < 300 Mbit/s (voucher A1) oppure 300 Mbit/s ≤ V ≤1 Gbit/s (voucher A2).
  • Fascia B: contributo pari a €500, per un contratto della durata minima di 18 mesi fino ad un massimo di 36, che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download (V) compresa nell’intervallo 300 Mbit/s ≤ V ≤1 Gbit/s.
  • Fascia C: contributo pari a €2.000, per un contratto della durata minima di 24 mesi fino ad un massimo di 36, che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download superiore a 1Gbit/s.

L’obiettivo: la riduzione del “digital divide”

La strategia del Ministero delle Imprese è chiara: ridurre il digital divide del sistema produttivo a livello nazionale. Attraverso lo stanziamento di ingenti risorse economiche, si tenta di incentivare il più possibile la digitalizzazione del mondo imprenditoriale.

I vantaggi offerti da una maggiore larghezza di banda sono innumerevoli: dalla possibilità di sfruttare servizi digitali avanzati fino all’adozione di pratiche in chiave digital, come la fatturazione elettronica.

Il voucher connettività è un’opportunità senza precedenti per rinnovare tutto il tessuto imprenditoriale italiano.

Affrettati perché sarà possibile ottenere il Voucher Connettività fino al 31 dicembre 2023.

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