Renting o Leasing: qual è il migliore per le PMI?
Renting e Leasing: qual è la soluzione migliore?
Quando si parla di renting e di leasing si tende a considerare queste due soluzione come sinonimi, senza dare il giusto peso alle loro specificità e contesti di applicazione.
Il Renting è una tendenza ormai consolidata e largamente adottata dalle PMI. Infatti, le imprese hanno sempre più la necessità di ottimizzare la propria posizione finanziaria e l’attivo in bilancio.
Innanzitutto, vediamo quali sono le peculiarità del Renting e le differenze con il Leasing, altra pratica diffusa tra le aziende e con cui viene spesso confusa.
La differenza principale tra le due formule sta nel tempo del contratto, ovvero la durata dell’affitto del bene.
Caratteristiche dei due contratti
Considerando l’affitto di macchinari, il leasing può sembrare la soluzione più efficace e comoda. Ma bisogna sempre pensare all’impatto che questo avrà sul proprio business.
Generalmente, per stipulare un contratto di leasing è necessaria una garanzia personale che assicuri la capacità di poter sostenere quella spesa.
Un contratto di questo tipo, all’interno di un bilancio aziendale, può creare problemi:
- il patrimonio netto può ridursi;
- così come la capacità di prendere in prestito
- e di conseguenza, la disponibilità di capitale circolante.
Invece, un contratto di renting non richiede alcuna garanzia personale e soprattutto considerando il bilancio aziendale, sarà una voce di costo variabile, senza impatto sul patrimonio netto.
Questa particolare caratteristica garantisce flessibilità al servizio tanto da renderlo più efficace dell’acquisto o dell’affitto di attrezzature e macchinari.
Le specifiche del servizio
Il Renting è un’opportunità per le PMI, in quanto consente di pianificare la ripresa e sostenere la crescita soprattutto in questa fase di post pandemia, riducendo così il rischio legato agli investimenti.
Questa modalità flessibile di utilizzo dei beni nasce come risposta all’esigenza di far fronte ai nuovi tempi di vita dei macchinari, che inevitabilmente si stanno accorciando.
Per poter continuare a soddisfare le esigenze dei clienti, che vogliono un servizio più che un prodotto, l’impresa deve adeguare la sua catena di valore.
Questa soluzione è preferibile proprio perché, grazie alla sua natura flessibile, è possibile modificare il contratto in qualsiasi momento in accordo alle mutevoli esigenze dell’azienda e del cliente.
Ad esempio, se un’azienda è agli inizi, potrebbe avere difficoltà a stimare le sue esigenze di attrezzature per i prossimi due o tre anni. Oppure potrebbe aver bisogno di aggiornarsi prima di quanto una durata del leasing consenta.
Quindi, con il Renting è possibile non solo soddisfare un’esigenza finanziaria ma anche, rispondere alla nuova tipologia di domanda imposta dal mercato.
Quale scegliere?
Prima di decidere quale delle due modalità si confà meglio all’azienda, è necessario monitorare alcune variabili fondamentali, come:
- La strategicità dell’asset
- Il settore di riferimento
- Il tempo di vita utile dell’asset
Quindi, quando il bene richiesto è una parte importante di un business, può essere meglio stipulare un accordo di leasing. Per esempio, una società che produce hardware dovrebbe stipulare un accordo di leasing piuttosto che di renting.
Il renting è un’opzione migliore quando il bene è necessario per un piccolo periodo di tempo o quando il business non è sicuro dell’uso futuro di quel particolare bene.
La sostenibilità del renting
Un altro importante vantaggio offerto da questa modalità contrattuale è in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance.
Questo perché le società di Renting hanno come mission quella di ricavare sul valore residuo connaturato nella seguente situazione: dare il bene in gestione, riprenderlo, ammodernarlo, ricollocarlo. Questa è la logica del riuso che combatte lo spreco.