Randstad Workmonitor 2025: i nuovi trend aziendali
Il Randstad Workmonitor 2025 è un report annuale che analizza le tendenze emergenti nel mondo del lavoro, offrendo una panoramica sulle aspettative, le esigenze e le percezioni dei lavoratori.
Un dato storico evidenziato dal report è il superamento della retribuzione da parte dell’equilibrio tra vita privata e lavoro come principale fattore di scelta professionale. Sebbene lo stipendio rimanga un aspetto rilevante, sempre più persone cercano condizioni lavorative che favoriscano il benessere personale.
Le tre aree chiave del Randstad Workmonitor 2025
Dall’analisi emergono tre macro-temi principali che guidano le nuove tendenze lavorative: personalizzazione, senso di comunità e skilling.
Personalizzazione: lavoro su misura per il benessere
I lavoratori desiderano percorsi professionali e benefit sempre più personalizzati. Non si tratta solo di salari più alti, ma di ottenere flessibilità, opportunità di crescita e un ambiente di lavoro sano.
- L’83% dei lavoratori considera l’equilibrio vita-lavoro essenziale nella scelta del proprio datore di lavoro.
- Più del 40% di Millennials e Gen Z ha lasciato un impiego perché non compatibile con la propria vita privata.
Il senso di comunità: un fattore chiave per la produttività
Un altro elemento fondamentale è l’importanza della comunità aziendale. Il senso di appartenenza influisce in modo diretto sulla produttività e sulla soddisfazione dei dipendenti.
- Oltre il 50% degli intervistati considera la mancanza di senso di appartenenza un motivo per lasciare il proprio impiego.
- L’85% dei lavoratori afferma di ottenere risultati migliori in un ambiente di lavoro coeso.
- L’83% dichiara di lavorare meglio quando ha buoni rapporti con i colleghi.
Skilling: la formazione continua come chiave del successo
La rapida evoluzione tecnologica, con un focus particolare sull’Intelligenza Artificiale, ha reso la formazione continua una priorità per i lavoratori. L’acquisizione di nuove competenze è vista come un elemento chiave per la crescita professionale e la sicurezza lavorativa.
- Il 72% dei lavoratori considera la formazione un fattore determinante nella scelta dell’azienda in cui lavorare.
- Il 40% desidera formarsi su temi legati all’AI, seguito dal 30% sulle competenze digitali e dal 20% sulle leadership skills.
- Il 23% dei lavoratori ha lasciato il proprio lavoro per la mancanza di opportunità di sviluppo professionale, un aumento rispetto al 16% del 2024.
La situazione in Italia
In Italia, le tendenze individuate dal Randstad Workmonitor 2025 sono generalmente allineate con la media globale, ma con alcune peculiarità:
- Solo il 21% dei lavoratori italiani considera la mancanza di crescita professionale un motivo sufficiente per cambiare lavoro, contro il 31% della media globale.
- Il 47% degli italiani ritiene che la formazione debba essere a carico del datore di lavoro, rispetto al 27% della media globale.
Questi dati suggeriscono che in Italia la sicurezza lavorativa sia ancora una priorità più sentita rispetto alla crescita professionale, ma con una maggiore richiesta di investimenti aziendali nella formazione.
Il Randstad Workmonitor 2025 evidenzia un cambiamento nelle aspettative dei lavoratori, con una crescente attenzione all’equilibrio tra vita privata e lavoro, alla costruzione di una comunità aziendale forte e alla formazione continua.
Per le aziende, questi trend rappresentano una sfida ma anche un’opportunità: offrire maggiore personalizzazione, promuovere il senso di appartenenza e investire in programmi di skilling sono le chiavi per attrarre e mantenere talenti in un mercato del lavoro in continua evoluzione.