Plastica nelle aziende: incentivi per la riduzione
Plastica: una sfida ambientale sempre più pressante per le aziende, richiede un’azione concreta verso la riduzione dell’impatto. In un contesto in cui la sostenibilità è al centro dell’attenzione, molte imprese si trovano a dover affrontare il compito di dover limitare l’uso della plastica.
Le nuove disposizioni governative incentivano le aziende a ridurre l’uso della plastica attraverso crediti d’imposta. Tazze, bicchieri, contenitori per alimenti, posate, piatti e cannucce: non più in plastica monouso, bensì in materiali riutilizzabili, biodegradabili o compostabili. Un tentativo questo per promuovere la sostenibilità ambientale e ridurre l’impatto negativo sull’ambiente.
Crediti d’imposta per la riduzione della plastica
Per il tax credit del 20% (fino a 10mila euro), saranno disponibili 9 milioni di euro per le annualità 2022-2024. Le imprese, soprattutto della ristorazione, potranno richiederlo per l’acquisto di prodotti, come bicchieri, posate e contenitori, realizzati con materiali riutilizzabili, biodegradabili o compostabili. Questi prodotti, destinati a entrare in contatto con gli alimenti, potranno accedere prioritariamente al tax credit.
Accesso al credito
Per richiedere il contributo, sarà necessaria un’autocertificazione sulle spese, firmata da un professionista abilitato. In questo documento, si dovrà attestare l’effettivo utilizzo dei prodotti. Inoltre, bisognerà allegare una certificazione che confermi che i prodotti acquistati siano riutilizzabili o realizzati in materiale biodegradabile e/o compostabile, conforme alla normativa Uni En 13432:2002. Tutta la documentazione dovrà essere inviata tramite un’apposita istanza telematica, gestita da Invitalia.
Guida al tax credit
Il tax credit base del 20%, fino a 10mila euro, potrebbe subire riduzioni proporzionali se le richieste superano i 9 milioni di euro. Il Ministero dell’Ambiente eseguirà controlli casuali, mentre l’Agenzia delle Entrate garantirà la legittimità delle richieste.