La formazione”formale” nelle PMI italiane

Il 9 Dicembre 2024 a Milano, al Politecnico Bovisa, il CEO di Conformity Marco Urbinelli ha partecipato a una delle tavole rotonde in uno dei tavoli tematici di discussione sul tema “Le attività formative formali nelle PMI italiane in uno scenario in evoluzione”, nell’ambito del Convegno “La formazione nelle PMI italiane: percorsi, strumenti e sfide”, in cui sono stati presentati i risultati della Ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI, promossa dalla School of Management del Politecnico di Milano.
Di seguito diamo un quadro riassuntivo dei risultati della ricerca analizzati e discussi nel corso della tavola rotonda.
I dati salienti sulla Formazione “formale”
I dati esposti, che sono stati elaborati da Osservatori.Net, rilevano un preoccupante 16% delle PMI che non svolge alcuna attività formativa, ad eccezione di quelle obbligatorie per legge.
Il 70% delle PMI, invece, svolge attività formative sia formali sia informali. Tuttavia anche le PMI che fanno attività formative formali hanno difficoltà ad approcciare la formazione in ottica strategica: nel 15% di queste imprese non esiste alcuna figura che presidi il tema formativo.
L’obbligatorietà almeno parziale delle attività formative erogate costituisce un elemento che contraddistingue la maggior parte delle PMI (92%), ma solo il 43% delle imprese prevede l’obbligatorietà per tutte le attività.
La formazione viene tuttora erogata principalmente attraverso lezioni frontali in presenza (58% delle PMI), con un ancora troppo scarso ricorso all’e-learning che permetterebbe maggiore flessibilità ai dipendenti.
La formazione è quindi ancora radicata a modalità didattiche tradizionali, impiegando ben poco anche modalità basate sull’interattività.
Ciò che principalmente guida le PMI nella scelta di mettere a disposizione dei dipendenti programmi formativi è il miglioramento della competitività dell’impresa (62%)
Le figure più frequentemente coinvolte nelle attività di formazione formale sono operai e impiegati (69%), mentre meno della metà delle aziende coinvolge dirigenti o quadri. La “carenza formativa” verso queste figure testimonia quanto sia di breve periodo l’orizzonte delle PMI nei confronti della formazione.
Interessante notare che la maggior parte delle PMI che ha svolto attività formative formali ha sfruttato la formazione finanziata, che si dimostra una risorsa fondamentale per favorire l’investimento in formazione.