Decreto Rilancio: CDP investe sulle Start Up e PMI italiane
Fondo di Rilancio per il finanziamento delle Start Up e PMI in Italia
Il 19 novembre 2020 la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto attuativo per il Fondo di Rilancio per le Start up e le PMI italiane. Il decreto disciplina le modalità e le forme attraverso le quali i 200 milioni di euro stanziati possono essere utilizzati in forma di investimento nelle Start Up e PMI innovative e degne di nota.
Il modello di investimento del Fondo, istituito dal decreto MiSE, prevede la concessione di capitale agli investitori italiani e non, accreditati presso CDP Venture Capital, i quali stiano per investire – o abbiano investito nei 6 mesi precedenti l’approvazione del decreto – nelle PMI o Start Up italiane.
I coinvestitori possono richiedere fondi per un ammontare massimo pari a 4 volte il proprio investimento iniziale, con un limite di un milione di euro per singola Start Up.
Secondo l’opinione dei più ottimisti, questo è stato il primo passo verso un’Italia più attraente per gli investitori nazionali e soprattutto internazionali.
Il Fondo, incentivando il co-investimento tra Stato, investitori qualificati e PMI, mira alla creazione di un ecosistema di sviluppo per la cultura imprenditoriale italiana.
La creazione della Start Up Nation è però minata dal ritardo nella pubblicazione degli altri decreti attuativi, necessari per il completamento e il raggiungimento dell’obiettivo. Dunque, l’uniformazione dell’Italia agli standard competitivi europei è ancora lontana se il Decreto, appena approvato, non verrà supportato da altre misure.
Inoltre, è fondamentale sottolineare che il Decreto Rilancio costituisce una vera e propria innovazione per il Paese, in quanto riconosce le Start Up e le PMI come meritevoli di capitale di rischio dello Stato. Tra le altre cose, questo, data l’emergenza odierna, premierà in via prioritaria tutte le PMI che hanno subito un danno dimostrabile causa Covid – 19.
Imprese target
Le imprese che potranno beneficiare del Fondo di Rilancio devono presentare le seguenti caratteristiche:
- Sede legale in Italia,
- Non devono avere procedimenti di accertamento attivi,
- Devono superare tutte le verifiche e i controlli,
- Devono presentare concrete potenzialità di sviluppo.
Attenzione però! Non sono le PMI o le Start Up a dover richiedere direttamente l’ausilio del Fondo; saranno gli investitori, che presentano un track record dimostrabile, a dover fare richiesta.
Il portale web per inoltrare la domanda verrà reso disponibile a breve.